Gennaio è tempo di bilanci, si sa. E allora, quale occasione migliore per ripercorrere insieme il nostro 2015? Un anno che ha visto la Balena Bianca diventare associazione culturale (a proposito, grazie ai tanti che si sono iscritti e a tutti quelli che lo faranno); organizzare un ciclo di incontri allo Spazio Tadini, oltre alla partecipatissima Notte DiVersi nella cornice d’eccezione del parco della Sormani; intraprendere una collaborazione con Belleville – La Scuola; e inaugurare alcune rubriche a cui siamo molto legati (la Top 5 musicale di Marco Longo, le interviste ai poeti del XII Quaderno di Poesia Marcos y Marcos, l’approfondimento sul cinema horror contemporaneo di Niccolò Petruzzelli…). E che dire del nuovo sito, progettato da quel gran personaggio che è Vittorio Banfi?
Ma ci siamo dilungati anche troppo: i bilanci di una rivista si fanno soprattutto con le preferenze dei lettori. Ecco, quindi, gli articoli più letti del 2015 (a cui aggiungiamo qualche altro suggerimento di lettura in ordine sparso).


 1. I Wu Ming alla grande guerra: un’intervista

Una lunga e densa conversazione tra Fabio Disingrini e i Wu Ming sull’ultima fatica del collettivo bolognese, che affronta i nodi della Prima Guerra Mondiale attraverso un libro in quattro movimenti; forse sarà l’ultimo “romanzo storico” dei Wu Ming: almeno per come lo abbiamo conosciuto noi…

2. Sul treno con Vassalli

Luca Ottolenghi omaggia lo scrittore scomparso evitando i soliti “coccodrilli” – forse inadeguati al personaggio ispido che è stato Vassalli – e raccontando invece la storia del loro primo incontro: casuale, sorprendente, senz’altro memorabile.

3. La scuola e l’ingannevole maieutica del dialogo

Giacomo Raccis affronta alcuni luoghi comuni sulla scuola e sulle strategie dell’insegnamento appoggiandosi a tre libri recenti, di Christian Raimo, Alex Corlazzoli e Giusi Marchetta.

4. Pasolini: odio l’Italia, per questo la amo

il 2015 ha celebrato il quarantesimo anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini, l’intellettuale più discusso della storia recente italiana. Giusto allora affrontarne la figura, provando a immaginare cosa penserebbe dell’Italia di oggi, come ha fatto Leonardo Guzzo, ma cercando anche le sue tracce nel lavoro degli scrittori contemporanei, come ha fatto Matteo Bianchi.

5. Dalla parte sbagliata

L’attentato alla sede di «Charlie Hebdo», il 7 gennaio 2015, ha provocato una catena di reazioni e soprattutto fiumi di carta e parole; Giacomo Raccis ha tentato di fare ordine, richiamando le diverse responsabilità della parti in causa e soprattutto provando a ribaltare lo schema che ci vede sempre dalla parte giusta della questione. A distanza di nove mesi, gli attentati al Bataclan e a Belleville, hanno imposto una nuova riflessione, che nelle parole di Francesco Casati si è estesa anche alla situazione geopolitica, ormai ineludibile.

6. Mia Madre: la retorica del dolore

L’ultimo film di Nanni Moretti ha suscitato, come al solito, grandi discussioni; in Francia il cineasta italiano è osannato, e Mia madre è finito in cima alla lista dei film dell’anno dei «Cahiers du Cinéma»; Massimo Cotugno invece vi ha intravisto segni di stanchezza, soprattutto nella ricerca di un’empatia facile con il proprio pubblico, attraverso la retorica del dolore.

7. Il crollo e il canto – per il XII Quaderno di Poesia

Il 2015 per la Balena Bianca è stato anche l’anno della poesia, grazie all’iniziativa di Alberto Comparini, che ha raccolto le interviste di sette giovani critici agli altrettanto giovani sette poeti dell’ultimo Quaderno di Poesia Marcos y Marcos; in apertura, un notevole intervento di Tommaso Di Dio, che ha individuato le coordinate critiche per leggere con coerenza l’intera rassegna.

8. Cadono le foglie, cade la terra, cadiamo tutti

Cade la terra di Carmen Pellegrino ha conquistato lettori di ogni tipo; una prosa lirica intrecciata a un interesse antropologico per i luoghi abbandonati: sono gli elementi che hanno reso questo libro un caso editoriale; Davide Saini se n’è innamorato, tanto da rimanere senza parole…

9. Britons’ awakening to the refugees crisis

Cominciare a pubblicare articoli in inglese è stata una delle sfide dell’anno trascorso, e proseguirà nel nuovo; il primo passo su questa rotta ha toccato un tema di estrema attualità, ovvero la crisi dei rifugiati e le misure adottate dal governo del Regno Unito; una lucida analisi di Alessandra Scotto di Santolo.

10. Roger Federer: l’ultimo eroe romantico

Anche lo sport finisce in questa Top 10, con un omaggio a uno degli ultimi indiscussi miti contemporanei, capace di resistere all’usura del tempo e soprattutto delle sconfitte; una pagina accorata di Fabio Disingrini, che all’indomani della sconfitta di Wimbledon, celebra il fascino discreto e inscalfibile di Roger Federer.


 

Immagine di copertina: Ugo Nespolo, Ipotesi Numerica.