Il Premio Narrativa Bergamo prosegue la sua tradizione “femminile” e anche quest’anno assegna il primo posto al romanzo dell’unica scrittrice in gara. è stata così Nadia Fusini, con il suo Maria (Einaudi editore) a riportare la vittoria: la storia di una donna innocente e colpevole allo stesso tempo, vittima di un sentimento di soggezione verso l’uomo che le sta accanto, ma capace alla fine di emanciparsene facendosi carico di tutta la sua responsabilità. Un romanzo – ma forse sarebbe più corretto dire una novella – che permette all’autrice di portare avanti “la causa dell’emancipazione promossa da Virginia Woolf, scrittrice di cui Fusini si è occupata a lungo, curandone anche l’opera omnia per i Meridiani”.

La Giuria Popolare –  composta da adulti, giovani, scuole e gruppi culturali – ha premiato il libro di Nadia Fusini con 33 voti, contro i 21 che sono andati a Emanuele Trevi e al suo Sogni e favole (Ponte alle Grazie 2019) e i 18 di Il dono di saper vivere (Einaudi Stile Libero 2018) di Tommaso Pincio. Al quarto posto, con 13 voti, Le galanti (il Saggiatore 2019) di Filippo Tuena, mentre l’ultima piazza è andata a Il Grande peccatore (Bompiani 2019) di Ferruccio Parazzoli con 12 voti.

La Giuria Popolare –  composta da adulti, giovani, scuole e gruppi culturali – ha premiato il libro di Nadia Fusini con 33 voti, contro i 21 che sono andati a Emanuele Trevi e al suo Sogni e favole (Ponte alle Grazie 2019) e i 18 di Il dono di saper vivere (Einaudi Stile Libero 2018) di Tommaso Pincio. Al quarto posto, con 13 voti, Le galanti (il Saggiatore 2019) di Filippo Tuena, mentre l’ultima piazza è andata a Il Grande peccatore (Bompiani 2019) di Ferruccio Parazzoli con 12 voti.

La serata finale di questa strana XXXVI edizione del Premio si è svolta, come tutto il percorso di avvicinamento, online. Dopo le dirette Instagram con i cinque autori finalisti (tutte rivedibili dai canali social del Premio), la premiazione si è svolta in diretta dagli studi di BergamoTV, alla presenza del Presidente del Premio Massimo Rocchi, della segretaria generale Flavia Alborghetti e con la conduzione consueta di Max Pavan. La diretta si è aperta con due collegamenti streaming con l’Assessore alla Cultura del Comune di Bergamo Nadia Ghisalberti e con Antonio Terzi Presidente di Confesercenti. Entrambi Soci Fondatori del Premio ne hanno sottolineato l’importanza per una promozione alla lettura di qualità; anche quest’anno, grazie al loro sostegno, si è potuta dare una continuità alla manifestazione anche in tempi di pandemia, senza rinunciare a un appuntamento culturale dall’ampio consenso della nostra comunità, con il rilievo nazionale che lo caratterizza. Sono seguiti poi i collegamenti con i cinque finalisti, i cui libri sono stati presentati con l’ormai tradizionale accompagnamento drammatico delle letture Riccardo Niseem Onorato, attore e doppiatore che ha letto alcune delle pagine più significative di ogni opera in concorso.

Anche quest’anno, la serata di premiazione (che può essere rivista a questo e questo link) si è svolta con la collaborazione dell’Associazione Il Cavaliere Giallo che non ha potuto realizzare quest’anno (come da tradizione storica) a causa della pandemia, il “pranzo giallo” a sostegno delle iniziative del Premio.

Un’edizione senz’altro sperimentale, quella di quest’anno, ma che è stata condotta con grande intraprendenza dall’organizzazione, capace di riadattare il formato storico alle esigenze di distanziamento. Una costante presenza online – accanto alla consueta attenzione dei media locali – hanno permesso al Premio Narrativa Bergamo di mantenere vivo il contatto con il suo pubblico più affezionato e anche di raggiungere – in particolar modo grazie agli incontri in streaming – lettori e appassionati distanti geograficamente che da quest’anno, siamo sicuri, riserveranno un’attenzione in più a questa manifestazione.