Quella di quest’anno è un’edizione speciale del Premio Narrativa Bergamo, che festeggia i suoi quarant’anni. E per questa occasione gli organizzatori – il Presidente Massimo Rocchi e la Segretaria generale Flavia Alborghetti – hanno deciso di imbarcarsi in un’avventura nuova e impegnativa come Convivio. Il cibo nella cultura, di cui abbiamo avuto modo di parlarvi a novembre e a cui abbiamo avuto il piacere di contribuire, ma anche di preparare qualche sopresa per la cerimonia finale del Premio. Dopo l’assegnazione del Premio Calepino a Lia Levi l’anno scorso, quest’anno è salita sul palco, insieme ai finalisti della XL edizione, una precedente vincitrice del Premio.

Ma andiamo con ordine, perché prima di tutto c’è da registrare la vittoria di Franco Stelzer e del suo Stiratore di luce, novella pubblicata dalla piccola casa editrice torinese, hopefulmonster, nella collana curata da Dario Voltolini, “pennisole”. La giuria del Premio ha apprezzato la capacità dello scrittore trentino di raccontare una storia talmente elementare da risultare remota e sospesa, grazie a una delicatezza espressiva rara nella nostra letteratura. Il suo Stiratore di luce mette in scena la storia di un cuore semplice, quello di Bodo, giovane minorato, sempre contenuto dalla madre in una routine che lo mettesse al riparo dalle incognite della vita e che trova nell’intuizione dell’amore lo spazio per un’innocua, entusiasmante e romantica ribellione. Alla seconda partecipazione al Premio, Franco Stelzer vede premiata la coerenza del suo percorso narrativo, mentre il pubblico del Premio dimostra di saper apprezzare la specificità della forma breve, le cui potenzialità trovano sempre più spazio nell’editoria indipendente italiana.

La Giuria Popolare –  composta da adulti, giovani, scuole e gruppi culturali (hanno votato 125 dei 130 aventi diritto) – ha premiato il libro di Stelzer con 35 voti, staccando Benedetta Fallucchi, arrivata seconda con L’oro è giallo (Hacca edizioni 2023) con 28 voti. Terzo Marco Rossari, che con L’ombra del vulcano (Einaudi 2023) raccoglie 24 voti; dietro di lui, quarti a parimerito, Tiziano Scarpa con La verità e la biro (Einaudi 2023) e Luca Scarlini con Le streghe non esistono (Bompiani 2023), che hanno raccolto 19 voti.

La serata finale della XC edizione del Premio Bergamo si è svolta ieri, sabato 27 aprile, nell’ormai consueta cornice del Teatro alle Grazie. Dopo i ringraziamenti ai protagonisti del Premio e ai loro Sostenitori da parte del conduttore Max Pavan, giornalista responsabile dell’informazione di Bergamo Tv,  ha preso la parola per introdurre questa edizione il Presidente Massimo Rocchi, a cui sono seguiti i saluti di Confesercenti con Filippo Caselli e Claudio Re che hanno ricordato la nascita del Premio quarant’anni or sono, l’Assessore alla Cultura del Comune di Bergamo Nadia Ghisalberti e la delegata alla cultura per la Provincia di Bergamo Romina Russo. Si sono poi alternati sul palco i cinque finalisti che nel corso della serata sono stati protagonisti di appassionanti conversazioni con Max Pavan e anche di brevi momenti di lettura dai loro testi.

Prima dello spoglio dei voti, con la storica lavagna aggiornata tranche dopo tranche, la serata è stata caratterizzata da un momento originale. Sul palco è salita infatti Giulia Corsalini, già vincitrice del Premio nel 2019 con il suo romanzo d’esordio, La lettrice di Čechov (nottetempo 2018), e da poco tornata in libreria con La condizione della memoria (Guanda 2024), romanzo che narra il ritorno di una donna nel piccolo borgo che è stato teatro della sua esistenza prima di diventare madre. Corsalini ha raccontato la sua esperienza a Bergamo, ha fatto un in bocca al lupo ai concorrenti di questa edizione e ha invitato il pubblico alla presentazione del suo libro, che si terrà questa mattina alle 11 allo Spazio Incontri della Fiera dei Librai e che la vedrà in dialogo proprio con il presidente del Premio Massimo Rocchi.

La cerimonia si è quindi conclusa con l’assegnazione del Premio da parte di Luca Gotti, Direttore Regionale Lombardia Ovest di BPER Banca, a Franco Stelzer, che ha ringraziato tutte le lettrici e i lettori, ribadendo l’affetto che lo lega ormai a questo premio e a questa città. E mentre ancora tintinnano i bicchieri che brindano al nuovo vincitore, ci si dà appuntamento alla prossima edizione. Lunga vita al racconto!