Dall’omonimo podcast di Andrea Bariselli nasce A Wild Mind, un libro edito da Rizzoli in cui l’autore, neuroscienziato e psicologo clinico, conduce i lettori attraverso «un viaggio nelle connessioni tra cervello e natura guidato dalle neuroscienze, per immaginare una vita più umana». È un testo pensato per curiosi e appassionati del settore, né un manuale né un’opera divulgativa in senso stretto. Non promette rivelazioni sulla natura umana basate su tecniche di brain imaging che consentono di osservare la struttura e la funzionalità cerebrale. Le neuroscienze sono uno strumento che Bariselli utilizza per interrogare l’umano e affrontare con semplicità le grandi questioni: “Chi siamo?”, “Da dove veniamo?” e “Cosa lasciamo ai posteri?”. Lontano dalle mode del potenziamento cognitivo, l’autore propone una visione disintossicante che libera dalla pressione di un’epoca ossessionata dalla produttività e dall’efficienza. «Come è stato possibile, a un certo punto, che le nostre esistenze siano state fagocitate dal lavoro, dalla frenesia, dalla lotta cieca alla crescita? Da una corsa che ha anche devastato l’unico pianeta abitabile che conosciamo?» Negli ultimi cinquant’anni, il nostro stile di vita si è progressivamente allontanato dalle condizioni ambientali in cui la mente umana si è evoluta, e per il nostro benessere è fondamentale recuperarle. A Wild Mind, dunque, ripensa il rapporto tra mente e mondo e offre una prospettiva per un’esistenza più autentica.
La forza del libro risiede nel saper combinare, con equilibrio, un racconto personale, la testimonianza clinica e l’approfondimento tecnico-scientifico. Da un lato c’è una profonda meraviglia per le scoperte scientifiche; dall’altro, la consapevolezza che il senso della vita non risieda su un vetrino da laboratorio. L’elettroencefalogramma, che l’autore utilizza per le sue ricerche, registra l’attività elettrica del cervello in tempo reale, ma non spiega del tutto, ad esempio, o non lo fa ancora, perché durante un test si preferisca un gusto a un altro. Le informazioni sul sistema nervoso centrale si intrecciano alla fenomenologia di un soggetto che sente, valuta e si emoziona. Dai dati tecnici delle neuroscienze si passa agevolmente a stati d’animo come la meraviglia, la gratitudine, lo stress o il senso di insoddisfazione, raccontati con toni tanto vividi da portare il lettore a una facile immersione.
Sebbene non entri nel dibattito teorico sulla mente, il libro propone un quadro concettuale adatto a esplorarne alcuni temi chiave. Tra le righe si può intravedere il cosiddetto “problema difficile” teorizzato dal filosofo David Chalmers: come e perché l’attività fisica del cervello dia origine all’esperienza soggettiva che ciascuno di noi prova quando è vigile e cosciente. Bariselli sembra adottare una prospettiva internalista, secondo cui gli stati mentali risiedono all’interno del cervello, e al tempo stesso il suo approccio richiama le teorie dell’embodiment, che considerano la mente incarnata, interconnessa con l’ambiente e anche estesa a strumenti esterni al corpo. La mente viene presentata come profondamente condizionata dall’ambiente in cui viviamo: per puntare al benessere è proprio qui che A Wild Mind suggerisce di guardare. Ad esempio, la qualità dell’aria, la sovraesposizione agli stimoli in un contesto urbano o la permanenza in ambienti naturali risultano fattori decisivi per il corretto funzionamento del cervello. La questione resta aperta, riflettendo lo stato attuale della ricerca. Il testo suggerisce così non solo spunti pratici per ripensare il modo in cui ci prendiamo cura di noi stessi, ma apre anche lo sguardo a un orizzonte di ricerca in cui la mente continua a sfuggire a ogni definizione definitiva, e si configura come un territorio in larga parte ancora da esplorare.
A Wild Mind sembra nascere da un’esigenza personale dell’autore: passare al setaccio la propria esistenza, distinguendo le fragili pagliuzze portate via dal vento dai chicchi di grano che meritano di essere custoditi e fatti germogliare. L’invito a riconoscere il valore del presente è costante: «la vita è il tempo che abbiamo a disposizione per festeggiare il fatto che tutto si dissolverà. Diamoci da fare». Affiora una consapevolezza matura espressa attraverso immagini intense che, tuttavia, non generano angoscia: ogni elemento negativo trova sempre un punto di svolta che porta ad affermare che l’esistenza possa e debba essere colorata di senso. Bariselli ci invita a rallentare, respirare e abitare consapevolmente il nostro spazio nell’ecosistema Terra, superando la narrazione iper-performativa della contemporaneità. Per chiunque voglia riscoprirsi attraverso le neuroscienze e la natura, questo libro è un viaggio imprescindibile.

Andrea Bariselli, A Wild Mind, Milano, Rizzoli 2024, € 18, 300 pp.