Quella che stasera a Lione farà il suo esordio all’Europeo è probabilmente la nazionale più scarsa degli ultimi vent’anni. L’Italia di Antonio Conte fatica a conquistarsi la vetrina dei principali quotidiani sportivi; persino la Gazzetta dello Sport preferisce continuare la telenovela Morata piuttosto che aggiornarci sul turnover De Rossi-Thiago Motta. Privi di campioni veri come Pirlo e di campioni da social come Balotelli, gli azzurri mai come oggi hanno bisogno di una narrazione che permetta ai tifosi di sognare.

Ecco allora scendere in campo i nostri scrittori, pronti a fornire trame, stile, impegno a una nazionale a cui servirebbe, come in un buon poliziesco, un finale a sorpresa.


IN PORTA

Walter Siti-Gianluigi Buffon
Scettici e detrattori dell’attuale panorama italiano dimenticano forse che la nazionale ha ancora un fenomeno a disposizione. Trilogie romanzesche e tetralogie di scudetti sono il biglietto da visita di un campione che ha saputo reinventare il suo ruolo nel corso degli anni. Sulla sua vita privata si è detto tanto, ma forse nessuno conosce la verità. L’unico dato sotto gli occhi di tutti è una classe che risplende ancora, nonostante l’età.

 

LA DIFESA

Alessandro Bertante-Giorgio Chiellini
Roccioso, energico, sempre in prima fila quando c’è bisogno di allungare la gamba per un contrasto. La tecnica non eccelsa non gli ha impedito di diventare una colonna della nazionale. Difesa a tre o difesa a quattro, la sua presenza non si discute: carattere e militanza servono come il pane a questa squadra.

Michele Mari-Leonardo Bonucci
Probabilmente il giocatore più talentuoso della nostra nazionale, una sicurezza a difesa schierata e il primo playmaker quando c’è bisogno di ripartire. I suoi ottimi fondamentali gli consentono di muoversi agevolmente tra racconto breve, romanzo d’avventura, riscritture e fantasmagonie. Una lunga carriera alle spalle lo rende il punto di riferimento per le nuove leve di professionisti. Unico rischio: l’autocompiacimento.

Nicola Lagioia-Andrea Barzagli
Anche se la ferocia non è la sua migliore qualità, la sua presenza nell’undici titolare non si dovrebbe discutere. L’attuale affidabilità è il prodotto di anni di lavoro e di un continuo affinamento: le stagioni giovanili, fatte di partite esaltanti e sviste clamorose, hanno lasciato spazio a una solidità e a una completezza che ne fanno oggi una sicurezza per il selezionatore.

 

IL CENTROCAMPO

Aldo Nove-Antonio Candreva
Corsa e dribbling, punizione di potenza o rigore con cucchiaio, l’imprevedibilità è la sua qualità migliore. La speranza è che questo Europeo possa essere la sua vita oscena, la definitiva consacrazione di un giocatore ricco di talento, che fin dagli esordi cannibali aveva fatto intravedere le potenzialità del campione.

Antonio Moresco-Daniele De Rossi
Il paradosso di un predestinato, che alla sua veneranda età si trova ancora addosso l’etichetta di Capitan Futuro. Battagliero e viscerale, tecnicamente dotato ma capace anche di gesti inconsulti (si ricordi il mondiale tedesco), il suo stile divide l’Italia: o lo ami o lo odi.

Francesco Piccolo-Marco Parolo
Senza esuberanze stilistiche, ma con il grande pregio di saper parlare a tutti, è capace di prestare uguale attenzione alla fase di rottura e alle incursioni nell’area avversaria. Il suo elogio della normalità fa di lui la proiezione di ogni tifoso: che i momenti siano di trascurabile felicità o infelicità, è la quintessenza della nostra nazionale.

Giorgio Fontana-Alessandro Florenzi
Geometria e corsa al servizio del collettivo; dai palcoscenici dei premi letterari a quelli dei campi di periferia, il suo impegno non viene mai meno. Qualcuno l’ha notato solo dopo l’improvviso exploit del Campiello (si veda il gol contro il Barcellona), ma gli addetti ai lavori già da tempo ne conoscevano onestà e applicazione.

Marco Missiroli-Matteo Darmian
L’arrivo a Manchester è il suggello di una carriera in costante ascesa, che con Atti osceni in luogo privato ha messo definitivamente d’accordo tifosi e addetti ai lavori. Il futuro è dalla sua parte, ma dovrà saper dimostrare la costanza che è necessaria a certi livelli.

 

L’ATTACCCO

Vanni Santoni-Simone Zaza
La disponibilità al lavoro sporco e al sacrificio – dietro la scrivania della casa editrice – non devono far dimenticare la sua capacità di colpi imprevedibili e decisivi, dal gol scudetto a un libro che fa scuola come Personaggi precari. Sulla carta è un giocatore completo, ma questo non basta a spegnere i dubbi che tanti hanno ancora su di lui.

Luciano Funetta-Lorenzo Insigne
La nostra scommessa per questo Europeo. È riuscito a convincere il commissario tecnico soltanto all’ultimo minuto, così come Dalle rovine ha fatto il giro di moltissimi editor prima di vedere la luce. Per alcuni semplice imitatore dei maestri del passato – come Bolaño e Maradona –, per altri la sua classe è sotto gli occhi di tutti.

 

L’ALLENATORE

Alessandro Baricco-Antonio Conte
Narcisismo e risultati raramente si sposano, nel suo caso però i numeri parlano chiaro. Scudetti vinti come copie vendute e una presenza scenica di primo piano per un protagonista che vorrebbe essere molto più di un semplice selezionatore. Che Chelsea e scuola Holden facciano perdere di vista l’obiettivo principale?